10 errori comuni nell'illuminazione (e come evitarli)
8 maggio, 2025 di
10 errori comuni nell'illuminazione (e come evitarli)
Practicas Onok

Una guida visiva con consigli concreti per evitare che il tuo progetto fallisca nell'invisibile.

La luce trasforma. Definisce i volumi, cambia i materiali, guida i percorsi e genera emozioni. Ma, sebbene ogni spazio abbia le sue particolarità, ci sono errori che si ripetono ancora e ancora nel design dell'illuminazione, anche in progetti molto ben progettati.

❌ 1. Illumina tutto allo stesso modo

Errore comune: Uno spazio con illuminazione omogenea, senza gerarchia né ritmo visivo.

Risultato: Superfici piatte, assenza di profondità e atmosfere fredde.

Come evitarlo:

  • Combina strati di luce: generale, puntuale e ambientale.

  • Usa proiettori o downlight per accentuare gli elementi chiave.

  • Lascua zone in semi-ombra per creare contrasto e volume.


Esempio: In uno showroom ben progettato, una luce puntuale sul prodotto, insieme a un'illuminazione da parete e una luce diffusa ambientale, può elevare la percezione dello spazio senza saturarlo di luce.


❌ 2. Lasciare l'illuminazione per ultima

Errore comune: Trattare la luce come un'aggiunta tecnica o decorativa.

Risultato: Installazioni forzate, senza coerenza visiva né efficienza funzionale.

Come evitarlo:

  • Includere il design dell'illuminazione sin dal concetto.

  • Coordinare le lampade con l’arredamento, i rivestimenti e i percorsi.

  • Evita di dover adattare soluzioni tecniche in un secondo momento.


💡Una buona pianificazione può ridurre gli errori in cantiere, risparmiare sui costi e migliorare l’estetica finale.

❌ 3. Scegliere male l’ottica

Errore comune: Angoli di luce inadatti allo spazio.

Risultato: Luce che non raggiunge dove dovrebbe, o che illumina aree non necessarie.

Come evitarlo:

  • Scegli l’ottica in base all’altezza del soffitto, alla funzione del punto luce e alla distanza dall’oggetto.

  • Usa fasci stretti (10°–24°) per soffitti alti o per un’illuminazione d’accento puntuale.

  • Fasci medi (36°–45°) per illuminazione generale o di prodotti.

  • Fasci ampi (60°+) per illuminazione di pareti o zone aperte.


Soluzione: Molti proiettori consentono di cambiare le ottiche, adattandosi meglio allo spazio.


❌ 4. Non controllare l’abbagliamento

Errore comune: Utilizzare apparecchi di illuminazione senza controllo visivo del fascio.

Risultato: Luce fastidiosa che affatica o impedisce di sentirsi a proprio agio nello spazio.

Come evitarlo:

  • Cerca apparecchi di illuminazione con ottiche incassate o accessori antiriflesso.

  • Considera elementi come pannelli o "bocche incrociate" per limitare la visione diretta del LED.

  • Assicurati che l'indice UGR sia inferiore a 19 in uffici e zone di lettura o di assistenza.


💡Uno spazio con basso abbagliamento non è solo più comodo, ma anche più elegante.

❌ 5. Non incorporare sistemi di regolazione

Errore comune: Accendere o spegnere, senza altre opzioni.

Risultato: Illuminazione monotona, senza adattamento ai diversi momenti o utilizzi.

Come evitarlo:

  • Aggiungi il controllo per scene, sensori di presenza o regolazione manuale.

  • Sistemi come DALI o Casambi permettono di regolare l'intensità, il colore o creare ambienti.


Esempio: In un ristorante, non è necessaria la stessa luce per la colazione che per una cena intima.


❌ 6. Scegliere la temperatura di colore errata

Errore comune: Utilizzare luce fredda in ambienti caldi o viceversa.

Risultato: Sensazione incoerente, poco naturale.

Come evitarlo:

  • 2700K (molto caldo): ideale per case, ristoranti e ambienti accoglienti.

  • 3000K (caldo): adatto per negozi, hotel o spazi polivalenti.

  • 4000K (neutro): perfetto per uffici, spazi tecnici o zone sanitarie.


Suggerimento: La temperatura del colore deve dialogare con i materiali e l'intenzione del design.

❌ 7. Pensare che più lumen = luce migliore

Errore comune: Sovrailluminare per insicurezza.

Risultato: Spazi duri, senza atmosfera, maggiore consumo.

Come evitarlo:

  • Progetta per strati e necessità.

  • Non tutto ha bisogno di essere illuminato allo stesso modo né tutto il tempo.

  • Gioca con le intensità e le ombre per arricchire lo spazio.


Dato: Un corridoio ben progettato può funzionare con 100 lux; una zona di lavoro può richiedere 500–750 lux.

❌ 8. Scegliere le lampade solo per l'estetica

Errore comune: Scegliere lampade appariscenti senza verificarne le prestazioni.

Risultato: Luce insufficiente o mal indirizzata, nonostante un design attraente.

Come evitarlo:

  • Scegli lampade con un buon equilibrio tra design, prestazioni e comfort visivo.

  • Assicurati che il tipo di ottica, installazione e flusso luminoso si adattino all'uso.

❌ 9. Ignorare il CRI (indice di resa cromatica)

Errore comune: Utilizzare LED con basso CRI in ambienti dove il colore è importante.

Risultato: Colori spenti, poco fedeli, incarnati grigi o verdastri.

Come evitarlo:

  • Nel retail, nella moda, nell’arte o nella gastronomia, assicurati di usare lampade con CRI >90.

  • Negli spazi tecnici o industriali può essere sufficiente un CRI 80, a seconda dell’attività.


Dato fondamentale: Il CRI influisce direttamente su come percepiamo la qualità di uno spazio.


❌ 10. Dimenticare l’emozione

Errore comune: Considerare la luce solo come funzione.

Risultato: Spazi corretti… ma freddi o senza anima.

Come evitarlo:

  • L’illuminazione comunica anch’essa.

  • Usa contrasti, calore, ombre, riflessi o giochi di luce per suscitare un’emozione.

  • Progettare con la luce significa progettare la percezione.



Un ambiente ben illuminato non solo appare migliore. Si vive meglio.