Una guida visiva con consigli concreti per evitare che il tuo progetto fallisca nell'invisibile.
La luce trasforma. Definisce i volumi, cambia i materiali, guida i percorsi e genera emozioni. Ma, sebbene ogni spazio abbia le sue particolarità, ci sono errori che si ripetono ancora e ancora nel design dell'illuminazione, anche in progetti molto ben progettati.
❌ 1. Illumina tutto allo stesso modo
Errore comune: Uno spazio con illuminazione omogenea, senza gerarchia né ritmo visivo.
Risultato: Superfici piatte, assenza di profondità e atmosfere fredde.
Come evitarlo:
Combina strati di luce: generale, puntuale e ambientale.
Usa proiettori o downlight per accentuare gli elementi chiave.
Lascua zone in semi-ombra per creare contrasto e volume.
Esempio: In uno showroom ben progettato, una luce puntuale sul prodotto, insieme a un'illuminazione da parete e una luce diffusa ambientale, può elevare la percezione dello spazio senza saturarlo di luce.
❌ 2. Lasciare l'illuminazione per ultima
Errore comune: Trattare la luce come un'aggiunta tecnica o decorativa.
Risultato: Installazioni forzate, senza coerenza visiva né efficienza funzionale.
Come evitarlo:
Includere il design dell'illuminazione sin dal concetto.
Coordinare le lampade con l’arredamento, i rivestimenti e i percorsi.
Evita di dover adattare soluzioni tecniche in un secondo momento.
💡Una buona pianificazione può ridurre gli errori in cantiere, risparmiare sui costi e migliorare l’estetica finale.
❌ 3. Scegliere male l’ottica
Errore comune: Angoli di luce inadatti allo spazio.
Risultato: Luce che non raggiunge dove dovrebbe, o che illumina aree non necessarie.
Come evitarlo:
Scegli l’ottica in base all’altezza del soffitto, alla funzione del punto luce e alla distanza dall’oggetto.
Usa fasci stretti (10°–24°) per soffitti alti o per un’illuminazione d’accento puntuale.
Fasci medi (36°–45°) per illuminazione generale o di prodotti.
Fasci ampi (60°+) per illuminazione di pareti o zone aperte.
Soluzione: Molti proiettori consentono di cambiare le ottiche, adattandosi meglio allo spazio.
❌ 4. Non controllare l’abbagliamento
Errore comune: Utilizzare apparecchi di illuminazione senza controllo visivo del fascio.
Risultato: Luce fastidiosa che affatica o impedisce di sentirsi a proprio agio nello spazio.
Come evitarlo:
Cerca apparecchi di illuminazione con ottiche incassate o accessori antiriflesso.
Considera elementi come pannelli o "bocche incrociate" per limitare la visione diretta del LED.
Assicurati che l'indice UGR sia inferiore a 19 in uffici e zone di lettura o di assistenza.
💡Uno spazio con basso abbagliamento non è solo più comodo, ma anche più elegante.
❌ 5. Non incorporare sistemi di regolazione
Errore comune: Accendere o spegnere, senza altre opzioni.
Risultato: Illuminazione monotona, senza adattamento ai diversi momenti o utilizzi.
Come evitarlo:
Aggiungi il controllo per scene, sensori di presenza o regolazione manuale.
Sistemi come DALI o Casambi permettono di regolare l'intensità, il colore o creare ambienti.
Esempio: In un ristorante, non è necessaria la stessa luce per la colazione che per una cena intima.
❌ 6. Scegliere la temperatura di colore errata
Errore comune: Utilizzare luce fredda in ambienti caldi o viceversa.
Risultato: Sensazione incoerente, poco naturale.
Come evitarlo:
2700K (molto caldo): ideale per case, ristoranti e ambienti accoglienti.
3000K (caldo): adatto per negozi, hotel o spazi polivalenti.
4000K (neutro): perfetto per uffici, spazi tecnici o zone sanitarie.
Suggerimento: La temperatura del colore deve dialogare con i materiali e l'intenzione del design.
❌ 7. Pensare che più lumen = luce migliore
Errore comune: Sovrailluminare per insicurezza.
Risultato: Spazi duri, senza atmosfera, maggiore consumo.
Come evitarlo:
Progetta per strati e necessità.
Non tutto ha bisogno di essere illuminato allo stesso modo né tutto il tempo.
Gioca con le intensità e le ombre per arricchire lo spazio.
Dato: Un corridoio ben progettato può funzionare con 100 lux; una zona di lavoro può richiedere 500–750 lux.
❌ 8. Scegliere le lampade solo per l'estetica
Errore comune: Scegliere lampade appariscenti senza verificarne le prestazioni.
Risultato: Luce insufficiente o mal indirizzata, nonostante un design attraente.
Come evitarlo:
Scegli lampade con un buon equilibrio tra design, prestazioni e comfort visivo.
Assicurati che il tipo di ottica, installazione e flusso luminoso si adattino all'uso.
❌ 9. Ignorare il CRI (indice di resa cromatica)
Errore comune: Utilizzare LED con basso CRI in ambienti dove il colore è importante.
Risultato: Colori spenti, poco fedeli, incarnati grigi o verdastri.
Come evitarlo:
Nel retail, nella moda, nell’arte o nella gastronomia, assicurati di usare lampade con CRI >90.
Negli spazi tecnici o industriali può essere sufficiente un CRI 80, a seconda dell’attività.
Dato fondamentale: Il CRI influisce direttamente su come percepiamo la qualità di uno spazio.
❌ 10. Dimenticare l’emozione
Errore comune: Considerare la luce solo come funzione.
Risultato: Spazi corretti… ma freddi o senza anima.
Come evitarlo:
L’illuminazione comunica anch’essa.
Usa contrasti, calore, ombre, riflessi o giochi di luce per suscitare un’emozione.
Progettare con la luce significa progettare la percezione.
Un ambiente ben illuminato non solo appare migliore. Si vive meglio.